Il Veneto, quando si parla di paesaggio, città d’arte e vino viene soprannominato lo scrigno d’Europa. Tradizione millenaria per un territorio ricco di microclimi e varietà che rappresentano il punto di forza per ottenere un’incredibile diversità in pochi chilometri.
Questa parte d’Italia, grazie alla presenza contemporanea di luoghi incantevoli come Venezia, di montagne spettacolari come le Dolomiti e del Lago di Garda, ha molti buoni motivi per essere visitata, a tutto ciò si aggiunge la naturale predisposizione dei locali a respirare la cultura del vino.
Vini unici e speciali come l’Amarone, il Prosecco e molti altri testimoniano la vocazione del Veneto come regione riconosciuta sia per la qualità che per la quantità prodotta. E’ quindi naturale l’accostamento con il fenomeno dell’Enoturismo.
Questa regione è la terza in Italia per afflusso di enoturisti. Gli itinerari del vino vengono facilitati da iniziative che si tengono praticamente tutto l’anno, in particolare “cantine aperte” è la più celebre che ha proprio lo scopo di portare a visitare le cantine del Veneto che si trovano nelle zone tipiche di produzione.
L’enoturismo in Veneto è facilitato dalla conoscenza diffusa di tutto ciò che rappresenta il mondo della vite, i vini Veneti sono rinomati anche per l’attenta selezione che lo stesso cittadino veneto fa delle etichette.
Le visite ai vitigni veneti vengono in special modo dai suoi abitanti che ne fanno uno stile di vita.
Le cantine aperte per la visita e degustazione vini del Veneto avviene in diverse località che hanno il vantaggio di presentare un prodotto della vite tipicizzato.
Le aziende vinicole venete, che fanno parte dei vari consorzi che tutelano l’enoturismo, vengono selezionate non solo per la qualità del vino ma anche per il livello di accoglienza dell’enoturista.
Quanto al territorio, il Veneto non si fa mancare nulla, il 60% è pianeggiante, mentre la zona collinare è “solo” il 14%, il restante 26% è montuoso. La conformazione è tale da indurre un’escursione termica importante tra la stagione estiva e quella invernale.
In alcuni territori la presenza del lago e del mare livella le escursioni di temperatura. La cultura, la conformazione del territorio e la vocazione millenaria fa si che questa regione sia la più produttiva d’Italia in termini di volumi di produzione.
La varietà territoriale sopra citata si esprime nella quantità di vitigni autoctoni che danno origine ad eccellenze conosciute in tutto il mondo: l’Amarone, il Prosecco, Soave, Valpolicella sono quelli che conosciamo tutti ed apprezziamo.
Infine in alcuni territori tipici come l’area dei Colli Euganei e Soave, di origine vulcanica attribuiscono il fattore terroir vulcanico (terreno particolarmente fertile), permette produzioni ricche di minerali.
Ben 70.305 ettari di vitigni localizzati tra pianura (60%) e collina (40%), c’è anche un minima presenza di vitigni in montagna. La bacca bianca la fa da padrona con il 75% della produzione, rispetto al 25% di bacca rossa.
La spalliera è il sistema di allevamento maggiormente presente nella viticoltura Veneta. Le varianti sono il Sylvoz e la Casarsa. Si utilizza anche la Pergola, le Cortine e il Tendone veronese.
Nella bassa pianura Trevigiana e Veneziana, il sistema di allevamento può essere anche il Belussi, nella zona rinomata del Prosecco si usa la Cappuccina.
Grandi vini famosi ed molti altri che sono altrettanto rinomati per il loro profumo come i rosati, mentre per la loro leggerezza ci sono i bianchi.
Di seguito una selezione distinta tra vini bianchi e rossi.
Il più noto è senza dubbio il Soave DOC che può essere Superiore o Riserva, è prodotto nella provincia di Verona, più specificamente la produzione avviene all’interno di un comprensorio di 11 comuni. Questo vino proviene per il 70% da uve da vitigno autoctono Garganega, a cui si uniscono sapientemente Pinot Bianco, Chardonnay e Trebbiano di Soave.
Dallo stesso vitigno si produce anche il Bianco di Custoza, e il Recioto di Soave (uve Garganega che vengono prima appassite).
Nella zona del Lago di Garda c’è il Lugana DOC.
Dalla Valpolicella compresa tra il fiume Adige e Verona, ad est del Lago di Garda, celebre è il vino Amarone DOCG che viene prodotto tramite uve Corvina (da vitigno autoctono), e Rondinella. Troviamo anche in minima parte una selezione di uve Molinara.
Il Valpolicella può essere a bassa gradazione il Classico, oppure Superiore con maggiore gradazione. Il Valpolicella Ripasso DOC che come si intuisce dal nome prende vita dal Valpolicella ripassato nelle vinacce provenienti dalla produzione dal Recioto o dell’Amarone.
Nella zona del Garda il Bardolino Superiore DOCG è molto apprezzato per la sua semplicità provenendo dalle stesse uve della Valpolicella.
Nei Colli Berici troviamo il Cabernet Sauvignon, il Merlot e Tocai Rosso proveniente da vitigno autoctono.
Senza dubbio il Chiaretto e il Bardolino, tipici del Garda, sono quelli che hanno saputo imporsi di più. Le uve di provenienza sono sempre quelle della Valpolicella.
La zona ove che favorisce la coltura dell’uva Glera è fra Treviso e Conegliano. Da questa uva proviene il Prosecco. Il Conegliano-Valdobbiadene Prosecco DOCG e il Colli Asolani DOCG sono i più rilevanti. Si aggiunge il Prosecco Cartize DOCG esclusivo CRU.
Un vino dolce famoso, come detto, è il Recioto di Soave (DOCG), c’è anche il Moscato Fior d’Arancio DOCG proveniente dai Colli Euganei. Nella provincia di Vicenza troviamo il Breganze Torcolato DOC (uve autoctone Vespaiolo).
I vitigni a bacca bianca sono:
Le uve rossa sono:
In Veneto si producono 14 DOCG e 28 DOC oltre a 10 IGT, di seguito le più note etichette:
Vi presentiamo le migliori aziende vinicole che aprono le porte per visite in cantina e per degistazione vini.